Cuneo Dice | 17 luglio 2024 | “Quello delle infrastrutture oggi è il problema principale per il sistema produttivo cuneese”

Presidente di Aniem Cuneo Paolo Stella

Il presidente di Aniem Cuneo, affiliata a Confapi Cuneo, a margine di un incontro della Consulta delle associazioni datoriali della provincia sul tema

Possiamo dire che oggi quello delle infrastrutture è il problema principale per il sistema produttivo cuneese: non ce n’è uno più importante”. Parole di Paolo Stella, presidente di Aniem Cuneo, unione delle imprese edili manifatturiere e settori affini affiliata a Confapi Cuneo. 

Quello del sistema viabile e dei collegamenti è da anni un tema centrale per il sistema imprenditoriale cuneese e per la Granda in generale. Tanti, da questo punto di vista, i nodi irrisolti che penalizzano pesantemente lo sviluppo del territorio: dal Tenda bis all’Asti-Cuneo, passando per la variante di Demonte, per le chiusure invernali del Colle della Maddalena, per la situazione delle ferrovie (Cuneo-Nizza in primis) e per la valorizzazione dell’aeroporto di Levaldigi.

A questo proposito la Camera di Commercio di Cuneo sta ponendo le basi per il rilancio di una cabina di regia sul tema, che coinvolga oltre ai rappresentanti delle istituzioni anche quelli delle associazioni datoriali, Confapi Cuneo compresa. Martedì 16 luglio la Consulta delle associazioni datoriali, in un incontro con il presidente della Provincia, ha fatto il punto sulla situazione per ripartire con un confronto costruttivo in vista del “Piano strategico 2030”.

Stella, ad della Selghis Calcestruzzi Spa, azienda con sede centrale a Villanova Solaro, tocca con mano ogni giorno gli ostacoli rappresentanti da un sistema viario, quello cuneese, ormai inadeguato alle esigenze delle imprese. Nell’ottica della cabina di regia citata precedentemente – commenta Stella a margine dell’incontro – “l’attenzione andrà focalizzata sul sistema infrastrutture nella sua interezza, sia quello stradale che quello ferroviario. Il tema si lega anche alla sicurezza stradale, che migliorerebbe con infrastrutture adeguate: avere infrastrutture dedicate ai grandi trasporti permetterebbe per esempio di lasciare più libere le altre strade. Dall’altro lato c’è l’aspetto legato alle nostre aziende: la situazione attuale dei collegamenti penalizza fortemente le imprese del nostro territorio. I problemi sono molteplici, sono talmente tanti che è difficile dire quali siano quelli attualmente prioritari: siamo in una provincia che ha una grandissima carenza da questo punto di vista”.

Un isolamento, quello della provincia di Cuneo, più volte denunciato negli ultimi anni, ma che non ha impedito alla Granda di far registrare quasi 11 miliardi di euro di export lo scorso anno. Per crescere ancora, però, serve un cambio di passo sotto il profilo delle infrastrutture.

Leggi la notizia qui


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *